L’aria, calda o fredda, per un rapido comfort.
Un sistema aeraulico utilizza l’aria quale fluido termovettore, cioè per trasportare l’energia termica necessaria a creare il benessere.
Tali impianti vengono normalmente progettati e realizzati per climatizzare rapidamente grandi edifici, e sono costituiti da un sistema di bocchette e canalizzazioni (o canali dell’aria) in cui viene spinta aria, preventivamente trattata.
L’impianto ha un cuore che è il generatore di aria calda, che può essere di diversi tipi ed utilizzare diverse fonti energetiche, e le canalizzazioni che distribuiscono l’aria stessa.
Lo stesso impianto può diffondere anche aria raffrescata e deumidificata per la climatizzazione estiva, utilizzando macchine opportune.
Spesso a tali impianti è dato il compito di rinnovare l’aria dei locali, che quindi viene prelevata, e sostituita da aria proveniente dall’esterno, opportunamente filtrata.
La tecnologia moderna permette di integrare facilmente gli impianti con apparecchiature in grado di recuperare il calore già presente nell’aria, garantendo un notevole risparmio energetico.
FOCUS: VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA (VMC)
Più efficienza energetica negli edifici più efficienti.
Il sistema preleva l’aria esterna e la fa passare attraverso il recuperatore che, oltre a raffrescarla (in estate) o riscaldarla (in inverno), la filtra.
L’aria viziata viene aspirata dall’interno ed espulsa all’esterno passando prima attraverso il recuperatore, che permette ai flussi di aria in entrata e in uscita di scambiarsi calore senza entrare in contatto.
Assicurando il ricambio di aria pulita, la VMC permette di eliminare gli odori e limitare polveri ed umidità senza dover aprire le finestre, evitando così scambi indesiderati di calore verso l’esterno.
Se l’edificio è ben isolato la sola VMC garantisce un buon livello di comfort senza alcun bisogno di altri impianti.
CASO PARTICOLARE: L’ESPANSIONE DIRETTA
L’espansione diretta, già vista nelle pompe di calore, climatizza un ambiente scaldandone o raffreddandone l’aria direttamente nell’ambiente stesso.
Può sembrare non ci sia alcun fluido vettore, in quanto il calore non viene prodotto altrove e trasportato dall’acqua di un impianto idronico, o dall’aria prelevata dall’esterno attraverso un impianto aeraulico.
Ma in realtà il fluido vettore c’è, ed è un particolare gas contenuto in tubazioni, che collegano la macchina interna all’ambiente con l’unità esterna all’edificio.